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Dovr bastarci un raggio tra le tende

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Dovrà bastarci un raggio tra le tende,

mentre il vento danza

e solleva la polvere nel viale.

E l’aria... al riparo delle case.

 

Vorremmo correre lungo il ciglio

della strada ed inebriarci dell’odore

dell’erba tagliata e di acerbe

corolle dentro un mare verde...

 

ma dovrà bastarci chiudere gli occhi

per un po’  e volare, dimenticando

il male  che serpeggia per le vie.

 

Siamo soli, così distanti, ma uniti

in un oscuro silenzio che pesa

eppur insegue promesse buone

e nuovo bene.

 

 

 Rosetta Sacchi - 17/03/2020 15:31:00 [ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]

Grazie Alessandro Venuto e grazie Dedalus per il paasaggio e per l’apprezzamento di questi versi.
Un cordiale saluto

 alessandro venuto - 17/03/2020 00:41:00 [ leggi altri commenti di alessandro venuto » ]

Siamo uniti e distanti a un tempo, più vicini che mai. Grazie per il componimento

 Dedalus - 16/03/2020 19:42:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

Ancora quell’ossessivo silenzio che incombe e che sembra inventarsi sotto gli occhi nostri, come una febbre investe incalzante quell’andatura poetica esprimendo quelle ansie e quei timori che impregnano anime sognanti. Le parole nascono e vivono nel tessuto della lingua, esprimono ciò che nell’intimo germoglia, abitano le orecchie in un "dovrà bastarci chiudere gli occhi/per un po’  e volare, dimenticando/il male  che serpeggia per le vie". E la poetessa come un voyageur raccoglie una scheggia suggestiva "Siamo soli...in un oscuro silenzio che pesa" e nella chiusa la scaglia come annotazione marcata e forte al lettore.

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